ORDINAZIONI
In data 20 novembre 2005, solennità di Cristo Re, S.E.Mons.Giuseppe Orlandoni, Ordinario Diocesano, ha conferito l’Ordine del Diaconato al Seminarista Filippo Savini, nato a Chiaravalle (AN) il 15.02.1980 nel corso di una solenne Concelebra-zione eucaristica tenutasi nella Cattedrale Basilica di Senigallia
AMMISSIONE AGLI ORDINI SACRI
Domenica 6 novembre 2006 il Vescovo Diocesano ha ammesso tra i candidati agli Ordini Sacri il seminarista Enrico Ciarimboli, nato a Roma il 25.04.1975, nel corso della Celebrazione eucaristica tenutasi nella Chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria in Borghetto di Monte San Vito
CONFERIMENTO DI MINISTERI
Domenica 9 ottobre, durante la Concelebrazione eucaristica tenutasi nella Cattedrale Basilica di Senigallia, S.E.Mons.Giuseppe Orlandoni ha conferito il ministero di Lettore ai Signori:
Basotti Robertino, nato il 05.05.1956, della Parrocchia S.Giuseppe in Marotta di Mondolfo;
Di Sara Bernardino, nato il 02.12.1957, della Parrocchia S.Gregorio Magno in Pianello di Ostra;
Di Ventura Giovanni, nato il 21.09.1950, della Parrocchia S.Croce di Ostra;
Filonzi Marco, nato il 23.12.1945, della Parrocchia S,Maria della Neve e S.Rocco in Marina di Montemarciano;
Giancarli Luca, nato il 24.12.1970, della Parrocchia S.Maria in Castagnola, Chiaravalle;
Girolimini Giancarlo, nato il 24.09.1946, della Parrocchia S.Pietro Ap. di Belvedere Ostrense;
Grasso Valerio, nato il 23.01.1972, della Parrocchia S.Maria della Pace, Senigallia;
Melchiorre Angelo, nato il 15.11.1945, della Parrocchia S.Pietro Ap. di Corinaldo;
Morelli Alberto, nato il 25.10.1952, della Parrocchia Ss.Pietro e Paolo di Castelleone di Suasa.
Nel corso della stessa Concelebrazione Mons. Vescovo ha conferito il Ministero di Accolito ai Signori:
Ferrara Enzo, nato il 29.03.1942, della Parrocchia S.Maria della Neve, Senigallia;
Mencucci Quintiliano, nato il 30.01.1936, della Parrocchia S.Pietro Ap. di Corinaldo;
Sartini Otello, nato il 11.02.1943, della Parrocchia S.Giuseppe Lavoratore (Cesanella) di Senigallia;
Turchetti Giancarlo, nato il 16.01.1939, della Parrocchia S.Giovanni Battista in Scapezzano di Senigallia;
Turchi Romolo, nato il 04.06.1941, della Parrocchia S.Maria della Neve di Senigallia.
In data 30 ottobre 2005, domenica, Mons. Vescovo Giuseppe Orlandoni ha conferito il ministero di Accolito al seminarista Andrea Baldoni, nato a Senigallia il 21.11.1973, durante la Concelebrazione eucaristica tenutasi nella Chiesa parrocchiale di S.Maria della Neve in Senigallia.
NOMINE
Con lettera del 20 ottobre 2005 Mons. Vescovo ha nominato il Rev.do Don Irio Giuliani Incaricato Diocesano della FACI.
Con lettera del del 20 ottobre 2005 il Rev.do Don Eldegino Molinelli è stato cooptato dal Vescovo membro del Consiglio Presbiterale Diocesano.
Con lettera del 2 febbraio 2006 il Dott. Giuseppe Pandolfi è stato nominato dall’Ordinario Diocesano Vice Cerimoniere Vescovile.
In data 1 marzo 2006 il Rev.do Don Paolo Campolucci è stato nominato da S.E.Mons. Vescovo Direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale della salute.
Con documento del 6 marzo 2006 l’Ordinario Diocesano ha confermato il Sig. Alberto Fiorani e il Rev.mo Mons. Umberto Gasparini rispettivamente Delegato Diocesano e Assistente Diocesano della Confraternite.
ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO
Con decreto del 10 dicembre 2005, prot. n. 76/05/V, S.E. Mons. Giuseppe Orlandoni ha nominato, a norma dello Statuto, i nuovi organi amministrativi dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero per il periodo 01.01.2006 – 31.12.2010:
Consiglio di Amministrazione
Dott. Giuseppe Del Moro, Presidente e legale rappresentante
Sac. Giuseppe Livieri, Vice-Presidente
P.A. Stefano Sole, Consigliere
Dott. Learco Perini, Consigliere
Ing. Alessandro Rossetti, Consigliere
Collegio dei Revisori
Sac. Giancarlo Cicetti, Presidente
Rag. Paola Petrini, membro
Rag. Andrea Pilisi, membro
ONORIFICENZA
Con Biglietto della Segreteria di Stato in data 28 novembre 2005 il Santo Padre Benedetto XVI ha annoverato tra i Suoi Cappellani il Rev.mo presbitero Diocesano Can. Pier Domenico Pasquini.
Lettera del Vicario generale al clero in materia di tutela della riservatezza personale (privacy)
Senigallia, 5 dicembre 2005
La tutela della riservatezza personale, come ben sapete, riveste oggi particolare importanza e suscita un attento interesse da parte di un ampio numero di cittadini e fedeli. Lo Stato italiano ha regolato la materia dapprima con la Legge 675/1996 e succ. modificazioni e integrazioni e da ultimo con il Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003) che ha riunificato in un unico Codice la disciplina in tale ambito. La Conferenza Episcopale Italiana, è intervenuta sulla materia per dotarsi di un atto di autoregolamentazione con il vigente Decreto Generale CEI del 20 ottobre 1999.
Ora ogni ente ecclesiastico (Parrocchia, Confraternita, fondazione, associazione, ecc…) si trova, ovviamente, nell’obbligo di applicare pienamente la normativa Canonica e in molte ipotesi anche quella Civile in materia: quest’ultima, in particolare, richiede ben precisi adempimenti dai quali – seppure ritenuti gravosi – non è ovviamente possibile esimersi senza le gravi sanzioni civili, penali, amministrative stabilite dal suddetto Codice. Non possiamo infatti dimenticare come da parte di un ente ecclesiastico come ad es. la Parrocchia siano quotidianamente trattati “dati personali sensibili” (come li definisce il legislatore), in quanto dati idonei a rivelare – fra l’altro – le convinzioni religiose della persona. La Chiesa può, ovviamente, raccogliere, gestire, disporre dei dati dei fedeli, ma solo al suo interno.
Che cosa si deve fare in concreto, entro la prossima scadenza del 31 dicembre 2005?
Senza scendere nel dettaglio – i Parroci troveranno documenti allegati in proposito, e tutti possono consultare il Codice della Privacy nel sito www.garanteprivacy.it – dobbiamo distinguere fra:
a) adempimenti canonici (a cui tutti gli Enti sono obbligati), dai risvolti pure civili;
b) adempimenti della legge civile (Codice della Privacy): ai quali si è obbligati solo in certi casi (assai frequenti, in vero);
c) obblighi sempre da adempiere allorché si utilizza un computer per la gestione dello Stato delle Anime (anagrafe parrocchiale) o degli altri registri canonici o per la corrispondenza
Circa gli adempimenti canonici, tutti gli Enti ecclesiastici –oltre a conservare in armadi sotto chiave in luogo ben protetto e senza che nessuno possa accedervi tutti gli archivi, applicando alle lettera il succitato Decreto Generale della CEI (scaricabile dal sito della Diocesi di Senigallia (www.diocesisenigallia.it alla pagina Curia – Ufficio Amministrativo) – provvederanno in via cautelare a compilare un documento denominato “registro dell’archivio” (che si allega ai Parroci) e che può essere facilmente prelevato sempre nella citata pagina del sito della Diocesi di Senigallia. Tale documento deve avere “data certa” anteriore al 31 dicembre 2005: quindi andrà compilato con attenzione e, ad es., fatto timbrare in Posta.
Circa gli adempimenti civilisti tratti dalla legge italiana, essi vanno applicati ogni qual volta si svolgano nella Parrocchia attività diverse da quelle di religione e di culto. Sono diverse, ad esempio, le attività di assistenza e beneficenza (es. centri di ascolto Caritas…); quelle di istruzione (es. asili); educazione e cultura (es. attività svolte da gruppi parrocchiali di animazione culturale, teatrale, sportive, comitati per feste…); altre attività commerciali (es. bar parrocchiale). Vanno parimenti applicate le norme civili sempre quando la Parrocchia ha rapporti con dipendenti o collaboratori a progetti; fornitori (cera, giornali…); professionisti collaboratori (architetti, geometri…). Rinviamo sul “cosa fare” a quanto esposto in dettaglio nell’allegato.
Comprendiamo che si tratta di tanto lavoro per tutti, ma è evidente che non si può fare diversamente. Va detto che ci sono dei professionisti che, con onorario, possono andare nelle Parrocchie e indicare cosa fare, provvedendo loro alla redazione del materiale: si raccomanda che abbiano pure una conoscenza della normativa canonica in materia. La Diocesi, da parte sua, è in contatto con l’Ufficio Giuridico della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia che ha fornito consulenza anche alla Conferenza Episcopale Marchigiana e che ha pure gentilmente messo a disposizione l’allegato circa gli adempimenti sulla Privacy. Da parte sua questa Curia, nel limite delle sue possibilità, resta a disposizione per ogni chiarimento e consulenza, nella consueta volontà di collaborazione.
Mons. Gerardo Rocconi
Lettera del Vescovo diocesano circa il matrimonio dei Catecumeni
Prot. n. 17/06/V
Senigallia, 6 marzo 2006
Ai Sacerdoti della Diocesi
LL.SS.
Oggetto: matrimonio di catecumeni
Cari Confratelli,
anche nella nostra diocesi si è consolidata una presenza significativa di immigrati che non può non interpellarci come Chiesa locale, offrendo loro il volto di una comunità accogliente nel rispetto e nel dialogo tra le diverse culture e tradizioni.
In questo contesto sempre più frequenti sono le richieste di ricevere i sacramenti di Iniziazione Cristiana presentate da coloro che desiderano diventare cristiani. Per rispondere in modo non superficiale, da diversi anni la Chiesa italiana ha individuato nel Catecumenato la risposta giusta in cui la comunità cristiana si fa carico di accompagnare queste persone in un vero itinerario di fede. Anche nella nostra diocesi è stato istituito il Servizio Diocesano per il Catecumenato al quale è necessario far riferimento per affrontare in maniera adeguata le singole richieste che molte volte presentano situazioni diverse e delicate.
In particolare, delicata e complessa è la problematica del matrimonio dei candidati al Battesimo, che comunque dovrà essere affrontata nel contesto dell’itinerario di fede che essi stanno percorrendo, permettendo così una comprensione graduale e sincera della morale cristiana, che non è il punto di partenza, ma che viene dopo una loro prima adesione di fede derivante dall’annuncio di Gesù Cristo.
Qui di seguito si vuole fornire alcune risposte a precise situazioni concrete circa il matrimonio di catecumeni, per procedere con maggior chiarezza anche nel dialogo con i catecumeni stessi.
– Coniugi entrambi catecumeni già sposati civilmente: in questo caso, ricevendo il battesimo, ricevono anche la grazia sacramentale del matrimonio (cf.can.1055), per cui non si celebra il rito religioso del matrimonio, ma, se richiesto, può essere fatta la benedizione dei coniugi (cfr Benedizionale pp. 215ss);
– Nubendi entrambi catecumeni che convivono: si deve celebrare il rito del matrimonio nella medesima celebrazione del battesimo o, se impossibile, in altra data ravvicinata;
– Coniugi, di cui una parte catecumena e una parte cattolica, già sposati civilmente: anzitutto va regolarizzata la posizione matrimoniale della parte cattolica. Perciò, prima del battesimo, si faccia la celebrazione del matrimonio con disparità di culto (cfr Nuovo Rito del matrimonio pp 95ss) oppure si chieda la “sanatio in radice” del matrimonio civile (qualora non sia consigliabile la celebrazione religiosa del matrimonio). Se le condizioni lo consentono, si può anche celebrare il rito del matrimonio subito dopo la somministrazione del battesimo in un’unica celebrazione.
– Nubendi, di cui una parte catecumena e una parte cattolica, che convivono: in primo luogo è da regolarizzare la posizione matrimoniale della parte cattolica. Perciò si faccia la celebrazione del matrimonio con disparità di culto (cfr Nuovo Rito del matrimonio pp 95ss). Se le condizioni lo consentono, si può celebrare il rito del matrimonio subito dopo la somministrazione del battesimo in un’unica celebrazione.
Inoltre ricordo che per celebrare il sacramento della confermazione di candidati già battezzati sposati civilmente o conviventi è necessario che la loro posizione matrimoniale sia anzitutto regolarizzata.
Sono sempre più frequenti i casi in cui ragazzi non battezzati vogliono prender parte agli incontri di catechesi con i loro coetanei. Anche se la motivazione iniziale a volte potrebbe non essere esplicitamente una richiesta di diventare cristiani, è, però, una opportunità notevole per proporre loro un itinerario di fede insieme al loro gruppo. La Conferenza Episcopale ha elaborato un sussidio in cui viene proposto un cammino catecumenale per ragazzi non battezzati da svilupparsi insieme a ragazzi battezzati.
Raccomando, infine, che, per ogni situazione di adulti o ragazzi non battezzati che chiedono il battesimo, ci si confronti sempre con il Servizio Diocesano per il Catecumenato il quale potrà offrire i suggerimenti più rispondenti alle singole situazioni.
Grati al Signore che anche oggi continua, con la grazia del battesimo, a chiamare uomini, donne e ragazzi alla sua Chiesa vi benedico di cuore.
+ Giuseppe, Vescovo
Catechesi quaresimali del Vescovo
“La famiglia, luogo e segno di speranza”
CALENDARIO:
Corinaldo venerdì 17 – venerdì 24 febbraio – giovedì 2 marzo
Ostra lunedì 6 – lunedì 13 – lunedì 20 marzo
Mondolfo martedì 7 – martedì 14 – martedì 21 marzo
Chiaravalle giovedì 9 – giovedì 16 – giovedì 23 marzo
Arcevia venerdì 24 – venerdì 31 marzo – venerdì 7 aprile
Senigallia mercoledì 15 – mercoledì 22 – mercoledì 29 marzo