Pace a Te, caro vescovo Franco; pace a voi, cari cardinali e confratelli nell’episcopato; pace a voi cari sacerdoti, diaconi, persone consacrate, seminaristi e fedeli tutti; pace a voi gentili autorità civili e militari.
L’arrivo di un nuovo vescovo è sempre un segno di speranza e un evento di novità. La Chiesa di Senigallia ti accoglie, caro Don Franco, come un padre buono e un pastore sapiente per continuare la missione di Gesù e degli apostoli: quella di annunciare, celebrare e testimoniare il Regno di Dio presente in mezzo a noi.
Ti abbraccio come fratello, passandoti il testimone dopo quasi diciannove anni del mio servizio alla guida della nostra cara Chiesa senigalliese: una Chiesa viva a vivace, ricca di doni dello Spirito, pur con tutti i limiti, le difficoltà, le ferite, che sono proprie di ogni comunità ecclesiale.
Ti consegno quello che anch’io ho ricevuto perché nella continuità della successione apostolica e nella fedeltà alla sequela di Cristo la nostra Chiesa possa crescere nella sua dimensione di comunione ed evangelizzazione e nel suo servizio di carità verso tutti, specialmente verso i più disagiati, sofferenti, bisognosi.
Tutti noi – sacerdoti, persone consacrate e laici – siamo lieti di intraprendere con te un nuovo tratto di strada nella certezza che non siamo soli: in mezzo a noi cammina il Signore Gesù, lo Sposo della Chiesa.
Mentre ringraziamo la Chiesa di Crema e il suo Pastore, che è qui presente insieme a molti fedeli cremaschi, per il dono della tua persona che viene fatto alla nostra Diocesi, ti diciamo: coraggio! non temere! La nostra Chiesa ti accoglie con stima e con affetto: ti auguriamo di compiere un fecondo servizio sotto lo sguardo materno della Madonna della speranza e quello premuroso dei nostri Santi patroni e protettori.
