Intervento alla “Festa Diocesana della Famiglia” (Senigallia, 18 maggio 2008)

Senigallia, 18 maggio 2008

1. Siamo qui riuniti per rallegrarci e fare festa, perché riconosciamo il dono grande e prezioso, la bellezza della famiglia.

2. Il nostro sguardo si posa anzitutto sulla famiglia di Nazaret: una famiglia stupenda, unica, la cui luce illumina e fa risplendere anche le nostre famiglie.
Che cosa caratterizza la famiglia di Maria, Giuseppe e Gesù? Un amore grande, tenerissimo, delicato, che unisce profondamente e vitalmente i suoi membri. Un amore reciproco, fedele, promesso e vissuto per tutta la vita, tra i due sposi. Non un amore rinchiuso tra loro due, ma un amore aperto alla vita. Il Figlio viene al mondo in una maniera del tutto inaspettata e straordinaria: i due sposi lo accettano, se ne fanno carico, lo circondano di premure e attenzioni. L’amore per il Figlio – e quale Figlio! – spinge Maria e Giuseppe ad assolvere nei suoi riguardi il compito educativo: non lo lasciano solo, gli dedicano tempo, lo accompagnano, lo aiutano a crescere, come dice il Vangelo, in sapienza e grazia: gli trasmettono i veri valori, lo introducono nella società e nelle tradizioni religiose del suo popolo.
Se l’amore è la caratteristica fondamentale della famiglia di Nazaret, l’altra caratteristica non meno importante è la fede. La fede ispira tutte le scelte e i comportamenti. C’è da parte di tutti i suoi membri la preoccupazione precipua e costante di fare sempre e comunque la volontà di Dio. Ci si fida di Dio, si confida in lui. Nella stessa famiglia c’è dunque spazio per la preghiera, per la relazione vitale con Dio: quella famiglia è un vero santuario.

3. Sull’esempio insuperabile della famiglia di Nazaret, anche le nostre famiglie, fondate sul sacramento del matrimonio, nonostante le inevitabili difficoltà che del resto anche la famiglia di Gesù Giuseppe e Maria ha incontrato, sono belle.

– Sono belle quando sono unite, quando c’è l’amore tra i coniugi, quando ci si aiuta reciprocamente, quando ci si perdona, quando si vince il proprio individualismo ed egoismo;

– sono belle quando la vita viene accolta come un dono, viene tutelata e promossa in tutte le fasi del suo sviluppo, dal primo momento del suo concepimentofino al suo termine naturale;

– sono belle quando i genitori si fanno carico dell’educazione dei figli, trasmettendo loro i veri valori, i criteri per fare le scelte giuste, i buoni sentimenti. In particolare quando i genitori si impegnano nell’educare alla fede i loro figli: sono essi i primi e più importanti educatori.

– sono belle, quando ci si ritrova insieme per pregare, per ringraziare il Signore per i doni ricevuti e per invocare il suo aiuto per le proprie necessità e per le necessità dei fratelli. divenendo così una piccola chiesa;

– sono belle quando non si rinchiudono in se stesse, ma si aprono agli altri; sono attente ai bisogni del territorio, partecipano alla vita sociale ed ecclesiale.

4. Famiglie così sono una grande risorsa, un bene fondamentale e insostituibile per la società. Non esiste un’altra realtà che possa essere così vicina alla persona, attenta ai suoi bisogni; una realtà dove si è pronti a sacrificarsi per l’altro; una realtà che funge da formidabile ammortamento sociale per venire incontro a chi si trova in situazione di bisogno o difficoltà, come in caso di malattia, di assistenza a chi è portatore di qualche handicap o disabilità, a chi viene a trovarsi senza lavoro o senza casa… La famiglia è una vera comunità di solidarietà ed è di grande, grandissimo aiuto alla società: rappresenta la componente essenziale del tessuto sociale.
Se così è, occorre che lo Stato, gli enti pubblici, ne riconoscano l’importanza e le forniscano tutti gli aiuti e sostegni che le consentano di essere se stessa di offrire il suo apporto alla società.
Non si aiuta la famiglia, intesa come unione stabile di un uomo e una donna fondata sul matrimonio, se la si pone sullo stesso piano di altri tipi di unione.
Da parte delle Istituzioni l’attenzione alla famiglia dovrebbe avere carattere di priorità. Se si crede alla famiglia, non dovrebbero mancare interventi per quanto riguarda la casa, l’edilizia abitativa, il lavoro, il sistema fiscale, l’organizzazione dei servizi (asili nido, scuole materne, assistenza domiciliare, trasporti), la possibilità di scelta da parte dei genitori di indirizzi formativi per i propri figli…

5. Come cristiani siamo convinti che mettendo in risalto la bellezza della famiglia, servendo e promuovendo il matrimonio e la famiglia, offriamo il migliore aiuto possibile al benessere della società.
Da parte mia vorrei esprimere tutto il mio affetto, la mia gratitudine e la mia stima per voi carissime famiglie che nonostante le difficoltà del tempo presente, ce la mettete tutta per essere famiglie belle, per tenere viva la speranza, per dare speranza ai vostri cari e alla società. Ringrazio sinceramente tutti coloro che vi aiutano per realizzare la vostra vocazione, i vostri sogni. In particolare ringrazio le scuole materne di ispirazione cristiana che danno un valido aiuto per la crescita dei vostri figli in tutte le dimensioni, compresa quella della fede.

I bambini hanno portato delle pietre disponendole in cerchio al centro del quale è stato posto un cero acceso. Quelle pietre vogliono dire che la casa domestica si costruisce con delle pietre vive, e questa casa sarà particolarmente bella quando al centro si mette il Signore Gesù.

A lui eleviamo la nostra preghiera perché anche le nostre famiglie possano assomigliare in qualche misura alla sua, perché siano una vera comunità di vita, di amore e di fede.

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