Ci sono esperienze così importanti che segnano un punto di svolta nella vita delle persone. Per tanti questa esperienza è stata il pellegrinaggio a Lourdes dove hanno incontrato una bella umanità, la sofferenza di cui ci se prende cura, la fede vissuta nell’incontro autentico con Dio e con gli altri.
Per questo motivo la diocesi di Senigallia e l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) hanno organizzato un pellegrinaggio a Lourdes dal 5 all’11 luglio 2018, anche in occasione dei 160 anni dell’apparizione della Madonna alla piccola Bernadette Soubirous e del 115° anniversario della fondazione dell’Unitalsi.
Per preparare questo appuntamento giovedì 15 marzo alle ore 21 presso il Cinema Gabbiano di Senigallia viene promosso un incontro dal titolo evocativo: “Esperienze di gioia possibile. Insieme conosciamo Lourdes”, al quale parteciperanno Antonio Diella, presidente nazionale Unitalsi, e il vescovo di Senigallia mons. Franco Manenti.
Scrive proprio il vescovo invitando al pellegrinaggio: “L’invito (al pellegrinaggio) è rivolto proprio a tutti, perché in una comunità ci sono bambini, giovani, adulti, malati, diversamente abili, anziani e ognuno è chiamato a prendersi degli altri. Perché non dire a una persona cara o anche a un semplice conoscente: vuoi venire a Lourdes con me? Vi aspetto!”.
Il cammino che si intraprende verso Lourdes non è una gita o un semplice viaggio, ma è molto di più. Non si tratta di storia, natura e arte, ma di un ciclo di emozioni che provengono dall’interno e che sono molto più forti di quelle che si possono provare durante le vacanze. Il pellegrinaggio non finisce con il viaggio di ritorno a casa: lascia un’impronta indelebile e molte volte cambia letteralmente la vita.
L’Unitalsi, nata nel 1903, conta oggi circa 52.000 soci dislocati in tutta la penisola e lo scorso anno ha accompagnato a Lourdes 35 mila pellegrini, di cui quasi 8000 con disabilità.