Allegrini Francesco metà sec. XVII, Pentecoste

DOMENICA DI PENTECOSTE – 23 maggio 2021 

Piccola guida per la preghiera

Preparate un angolo della casa dedicato alla preghiera, con la Bibbia, una immagine sacra, e una candela da accendere durante la preghiera. Dopo il segno di croce si legge il Vangelo. Poi lo si commenta brevemente insieme, magari facendosi aiutare dal commento che si trova qui sotto.

Dopo la breve condivisione trovate una preghiera dialogata, e a seguire le preghiere dei fedeli che saranno lette anche alla Messa in parrocchia. Alla fine si possono aggiungere delle preghiere spontanee.

Padre nostro e benedizione finale. Possiamo anche arricchire la preghiera con un canto. 

Preghiamo insieme

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen 

INSIEME (genitori e figli): Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo. 

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni                                                                               (15,26-27; 16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore.                                       

Lode a Te o Cristo 

 

RIFLESSIONE DI P. ERMES RONCHI

Quel vento di libertà che scuote i nostri schemi

La Bibbia è un libro pieno di vento e di strade. E così sono i racconti della Pentecoste, pieni di strade che partono da Gerusalemme e di vento, leggero come un respiro e impetuoso come un uragano. Un vento che scuote la casa, la riempie e passa oltre; che porta pollini di primavera e disperde la polvere; che porta fecondità e dinamismo dentro le cose immobili, «quel vento che fa nascere i cercatori d’oro» (G. Vannucci).

Riempì la casa dove i discepoli erano insieme. Lo Spirito non si lascia sequestrare in certi luoghi che noi diciamo sacri. Ora sacra diventa la casa. La mia, la tua, e tutte le case sono il cielo di Dio. Venne d’improvviso, e sono colti di sorpresa, non erano preparati, non era programmato. Lo Spirito non sopporta schemi, è un vento di libertà, fonte di libere vite.

Apparvero lingue di fuoco che si posavano su ciascuno. Su ciascuno, nessuno escluso, nessuna distinzione da fare. Lo Spirito tocca ogni vita, le diversifica tutte, fa nascere creatori. Le lingue di fuoco si dividono e ognuna illumina una persona diversa, una interiorità irriducibile. Ognuna sposa una libertà, afferma una vocazione, rinnova una esistenza unica. Abbiamo bisogno dello Spirito, ne ha bisogno questo nostro piccolo mondo stagnante, senza slanci. Per una Chiesa che sia custode di libertà e di speranza. Lo Spirito con i suoi doni dà a ogni cristiano una genialità che gli è propria. E abbiamo bisogno estremo di discepoli geniali. Abbiamo bisogno cioè che ciascuno creda al proprio dono, alla propria unicità e che metta a servizio della vita la propria creatività e il proprio coraggio. La Chiesa come Pentecoste continua vuole il rischio, l’invenzione, la poesia creatrice, la battaglia della coscienza.

Dopo aver creato ogni uomo, Dio ne spezza la forma e la butta via. Lo Spirito ti fa unico nel tuo modo di amare, nel tuo modo di dare speranza. Unico, nel modo di consolare e di incontrare; unico, nel modo di gustare la dolcezza delle cose e la bellezza delle persone. Nessuno sa voler bene come lo sai fare tu; nessuno ha quella gioia di vivere che hai tu; e nessuno ha il dono di capire i fatti come li comprendi tu. Questa è proprio l’opera dello Spirito: quando verrà lo Spirito vi guiderà a tutta la verità. Gesù che non ha la pretesa di dire tutto, come invece troppe volte l’abbiamo noi, che ha l’umiltà di affermare: la verità è avanti, è un percorso da fare, un divenire. Ecco allora la gioia di sentire che i discepoli dello Spirito appartengono a un progetto aperto, non a un sistema chiuso, dove tutto è già prestabilito e definito. Che in Dio si scoprono nuovi mari quanto più si naviga. E che non mancherà mai il vento al mio veliero.

Proviamo a condividere qualche riflessione 

Genitori:     Spirito di Dio, donaci un cuore docile all’ascolto.
Togli dal nostro petto il cuore di pietra e dacci un cuore di carne
perché accogliamo la parola del Signore e la mettiamo in pratica.

Figli:             Fa’ che sperimentiamo nella nostra vita la presenza amorevole del nostro Dio
che “ci ha disegnato sulle palme delle sue mani”.

Genitori:     Fa’ che non poniamo ostacoli alla Parola che uscirà dalla bocca di Dio.
Che questa Parola non torni a lui senza aver operato in noi ciò che egli desidera
e senza aver compiuto ciò per cui l’hai mandata.

Figli:           Vieni, o Spirito Santo, discendi su di noi,
come il giorno di Pentecoste sei sceso su Maria e sugli Apostoli.

Genitori:     Rendici una Chiesa sempre più configurata a Gesù, innamorata di Lui e sua discepola,
docile alla sua Parola, che lo segue con amore,
nell’accettazione piena del volere del Padre, per la salvezza dei fratelli. Amen.

Ad ogni preghiera rispondiamo: Concedici i tuoi doni, o Padre.

  • Frutto dello Spirito è la fedeltà: ti affidiamo il nostro Papa, tutti i sacerdoti e ogni credente desideroso di seguirti, affinché il tuo amore fecondo li renda capaci di un discernimento quotidiano e di un’autentica adesione a Te. Preghiamo.
  • Frutto dello Spirito è la benevolenza: dona a chi è chiamato ad educare, a guidare e a governare una reale capacità di ascolto e di accoglienza verso i bisogni di ciascuno, specialmente verso le persone più deboli e discriminate. Preghiamo.
  • Frutto dello Spirito è la pace: sana le ferite di quei territori che vivono il dramma della guerra, in particolare in questo periodo della Terra Santa. Metti nel cuore degli uomini la consapevolezza che nessun bene può essere generato da un conflitto e che solo la pace può guarire il mondo. Preghiamo.
  • Frutto dello Spirito è l’amore: in questo mese dedicato a Maria, fortezza inespugnabile, ti chiediamo di proteggere e custodire tutte le donne che subiscono soprusi e violenze, fisiche e psicologiche, spesso mascherate da falsi “amori”. Dona loro la tua luce, Signore, perché possano reagire e affidarsi a chi può aiutarle. Preghiamo.
  • Frutto dello Spirito è la magnanimità: questa comunità e ciascuno qui presente, diventi sempre di più riflesso della tua infinita generosità, di un animo che non si risparmia e non tiene per sé, ma vive la gioia dello spendersi gratuitamente per il bene dell’altro. Preghiamo. 

PADRE NOSTRO

Benedizione finale – I genitori segnano i figli sulla fronte

Benedici Signore la nostra famiglia … (i nomi di mamma, papà, dei figli)

E benedici tutte le famiglie, soprattutto coloro che hanno bisogno della serenità.

Ricordati di … (nomi di qualcuno che si vuol ricordare in particolare)

Veglia su di noi e accompagnaci in questo cammino pasquale. Amen.

 

Impegno: Impegniamoci a pregare un po’ di più in questo mese di maggio e facciamoci vicino a chi è più difficoltà, anche contribuendo per le necessità che la parrocchia ci indica.

 

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