La partecipazione è l’elemento cardine di ogni democrazia. Per questo la Chiesa italiana sta organizzando per i primi giorni di luglio a Trieste una grande Assemblea Nazionale (denominata Settimana Sociale dei Cattolici in Italia) che avrà come tema: “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”. Nel documento preparatorio a questo appuntamento nazionale si dice:

   “Abitiamo un tempo di grandi trasformazioni sociali, politiche e culturali che ci chiede capacità di confronto e di collaborazione con tutti. Emergono ricchezze, opportunità, ma anche fragilità e rischi. La democrazia appare in difficoltà in varie parti del mondo, sia dal punto di vista della tenuta delle istituzioni, sia da quello del coinvolgimento popolare nei processi decisionali. Preoccupano in particolare la frammentazione sociale e l’individualismo crescente, che lasciano poco spazio per pensare il futuro e costruire il bene comune.”

   Quindi dobbiamo reagire, ed agire collettivamente, e per questo vogliamo mettere al centro un altro passaggio dello stesso documento, per noi fondamentale: “La partecipazione è il motore che tiene in movimento le società, che formula le domande e suscita le risposte organizzate, che produce nuovo pensiero e nuove visioni del mondo; è energia civile che rende vive le comunità locali, protagoniste del loro futuro, capaci di progettare politiche, azioni, risposte collettive. Non può esistere una democrazia che non abbia in sé questa tensione vitale, questa spinta al cambiamento, anche un certo conflitto positivo che non lascia in pace le persone e le sfida a trovare insieme le soluzioni di cui hanno bisogno.”

   Noi Chiesa regionale delle Marche, insieme con alcuni movimenti, associazioni e Istituzioni e il Consiglio della Regione Marche, intendiamo riflettere su questi temi, anche e soprattutto a partire da alcune buone pratiche di partecipazione democratica espresse dai nostri territori.

 

L’Ufficio regionale per i problemi sociali e del lavoro,

della Conferenza Episcopale Marchigiana