Benedizione del mare (15 agosto 2023)

A radunarci qui, questa sera, la vigilia di Ferragosto e della solennità di Maria Assunta in cielo, è il mare, questa parte di mare che rappresenta per la nostra città una preziosissima risorsa. Senza il mare Senigallia probabilmente non sarebbe meta di molte persone né ospiterebbe tanti eventi; senza il mare Senigallia probabilmente perderebbe molto del suo fascino e molto del suo benessere. Senza il mare, probabilmente molti di noi non parteciperebbero a questa Eucaristia, ma trascorrerebbero altrove la serata.

Eppure la prima richiesta, non solo in ordine di tempo, ma d’importanza, che nella preghiera della Colletta abbiamo rivolto a Dio, prima della proclamazione della sua parola, non riguarda il mare (solo a conclusione dell’Eucaristia chiederemo a Dio di benedire il nostro mare), ma il cielo. Abbiamo chiesto un suo intervento: «fa che, inseriti nel mistero della salvezza, anche noi, per  sua (di Maria) intercessione giungiamo fino a te nella gloria del cielo».

Traducendo il linguaggio liturgico che potrebbe risultare lontano dalla nostra sensibilità, difficile da comprendere nella sua ricchezza, abbiamo chiesto che anche noi, al pari di Maria e con il suo intervento (“per sua intercessione”) possiamo godere della vita piena, risorta, sottratta alla presa devastante della morte, quella vita che appartiene a Dio con Gesù, il Figlio morto e risorto per noi e che ci viene da Lui offerta. E’ quanto abbiamo appena ascoltato nella seconda lettura  (1Cor 15,54b-57) dove l’apostolo Paolo parla della “morte inghiottita nella vittoria” e questa vittoria ci viene partecipata da Dio “per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo”.

Il riferimento al “cielo”, cioè alla destinazione della nostra vita (ancora l’apostolo Paolo: “quando il nostro corpo mortale si sarà rivestito d’immortalità”), non è per distrarci dal “mare”, da quanto appartiene alla nostra esistenza sulla terra, dai beni, e il mare è uno di questi beni, che danno sicurezza alla nostra vita, la rendono apprezzabile ai nostri occhi e sostengono la fatica del lavoro, del nostro impegno quotidiano per procurarceli, ma è per offrirci la “bussola” che ci consente una buona navigazione nel mare, spesso tempestoso della vita, ci permette di non smarrire la rotta, di non andare a sbattere contro gli scogli della nostra ingordigia che c’induce a saccheggiare i beni della terra e della vita, a procurarceli solo per noi, dimenticando che questi beni sono di tutti e per tutti.

E Gesù nel vangelo (Lc 11,27-28) ci indica molto concretamente qual è questa “bussola” che può orientare la nostra navigazione sulla terra, la parola di Dio, la sapienza di Dio, che ci viene offerta dalla sua parola. Gesù parla di questa parola di Dio rispondendo a una donna che elogiava sua madre («Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato»). Per Gesù la vera beatitudine, la vera fortuna della vita, è data dal prestare ascolto e obbedienza alla sapienza di Dio («beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!»). Abbiamo motivo di ritenere che per Gesù tra quelle persone fortunate (“beate”) ci fosse anche la giovane donna di Nazareth, Maria, che era diventa sua madre proprio perché si era resa pienamente disponibile a Dio, alla sua parola («avvenga per me secondo la tua parola», Lc 1,38).

Per Maria la parola di Dio è stata la “bussola” che l’ha guidata nella vita, anche nei momenti più drammatici e dolorosi, l’ha condotta fino “al cielo”, a quella vittoria sulla morte, che come rivela la solennità dell’Assunta, ha sperimentato in modo singolare, come ci ricorda la preghiera del prefazio («Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita»).

Per questo Maria, la madre di Gesù e nostra, che ha già raggiunto il “cielo”, è per l’intera umanità, in cammino verso il “cielo” e che in questi tempi naviga in un mare tempestoso e minaccioso, “un segno di consolazione e di sicura speranza”. Lo sia non solo per l’intera umanità, ma anche per la nostra città di Senigallia, che trae tanti benefici dal mare e per ciascuno di noi.