Decreti, Nomine, Autorizzazioni Ottobre 2021 – Marzo 2022

DECRETI

Con decreto del 31 gennaio 2022 il Vescovo Diocesano, a seguito delle elezioni del 20 gennaio 2022, ha nominato per il quinquennio gennaio 2022 – dicembre 2026 il Consiglio presbiterale diocesano:

Membri eletti dai Presbiteri diocesani: Don Davide Barazzoni, Don Paolo Campolucci, Don Andrea Franceschini, Don Maurizio Gaggini, Don Luigi Imperio, Don Emanuele Lauretani, Don Mirco Micci, Don Leonardo Pelonara, Don Francesco Savini.

Membri di diritto: Don Aldo Piergiovanni,  Don Paolo Gasperini, Don Giuseppe Giacani

Membri cooptati:  p. Vincenzo Brocanelli, Don Mario Camborata, Don Emanuele Piazzai.

NOMINE

In data 27 novembre 2021 il Vescovo Diocesano ha nominato il Sac. Luigi Imperio Delegato diocesano per la Diocesi di Senigallia alla Segreteria del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale (Matera, 22-25 settembre 2022).

In data 30 novembre 2021 il Vescovo Diocesano ha nominato il sac. Giuseppe Giacani Vicario episcopale per la ricostruzione delle chiese interessate dagli eventi sismici verificatesi dal 24 agosto 2016, ad quinquennium.

Con lettera del 29 dicembre 2021 il Vescovo Diocesano ha nominato il sac. Mirco Micci Assistente del Settore Giovani di Azione Cattolica nella Diocesi.

Con lettera del 29 dicembre 2021 il Vescovo Diocesano ha nominato il sac. Matteo Guazzarotti Assistente ACR di Azione Cattolica nella Diocesi

Con lettera del 7 febbraio 2022 il Vescovo Diocesano ha nominato nel Centro pastorale Diocesano Seminario Vescovile Don Davide Barazzoni Responsabile della struttura nella gestione ordinaria, Don Paolo Gasperini Responsabile Pastorale del Centro ad biennium.

In data 10 febbraio 2022 il Vescovo ha nominato nel Consiglio di Amministrazione per il quinquennio febbraio 2022 – gennaio 2027 dell’Associazione “Fondo di comunione tra il clero della Diocesi di Senigallia”: Presidente: Don Stefano Basili; Vice-Presidente: Don Paolo Montesi; Segretario: Don Riccardo Lenci; Cassiere: Don Francesco Berluti.

In data 11 febbraio 2022 il Vescovo Diocesano ha nominato per il quinquennio 11 febbraio 2022 – 10 febbraio 2027 i nuovi componenti degli organi sociali della Fondazione di Religione e di culto denominata “Fondazione Gabbiano” indicando: per il Consiglio di Amministrazione Sac. Gesualdo Purziani, Presidente e legale rappresentante; Simone Balducci, membro; Giovanni Ciriachi, menbro; Claudio Maggiori, membro. Per il Collegio dei revisori dei conti: Massimo Felicissimo, presidente; Mauro Briscoli, membro, sac. Aldo Piergiovanni, membro.

In data 1 marzo 2022 il Vescovo Diocesano ha nominato ad quinquennium (1 marzo 2022 – 28 febbraio 2027) i membri del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici nelle persone di: Sac. Giuseppe Giacani, Economo Diocesano, Segretario; Sac. Aldo Piergiovanni, Vicario generale; Dott.ssa Giovanna Bacianini, Ing. Andrea Frezza; Dott. Luciano Frittelli; Sac. Lugi Imperio; Dott.ssa Roberta Manoni; Avv. Giuseppe Muzi; P.I. Francesco Pellegrini; Arch. Tonino Sartini; Dott. Mauro Tarsi; Dott. Gabriele Vergoni ; Dott. Giorgio Vitali.

In data 7 marzo 2022 il Vescovo Diocesano ha nominato il sac. Riccardo Lenci membro del Consiglio Presbiterale Diocesano in sostituzione del dimissionario sac. Maurizio Gaggini.

In data 8 marzo 2022 il Vescovo Diocesano ha nominato membri del Collegio dei Consultori per il quinquennio 8 marzo 2022 – 7 marzo 2027: Don Davide Barazzoni, Don Mario Camborata, Don Paolo Campolucci, Don Paolo Gasperini, Don Giuseppe Giacani, Don Aldo Piergiovanni, Don Francesco Savini.

In data 19 marzo 2022 il Vescovo Diocesano ha incardinato, a norma dei canoni 265-270, il Sac. Don Charles Kazadi Wakes – nato a Vikong (Rep. Dem. Congo) il 16/06/1962, ordinato il 01/07/1990 nella Diocesi di Luiza (Rep. Dem. Congo) – nella Diocesi di Senigallia.

  

STATUTI e REGOLAMENTI

 

Con decreto del 6 gennaio 2022 il Vescovo Diocesano ha approvato il nuovo Statuto ed il nuovo Regolamento del Consiglio presbiterale diocesano come in appresso riportato:

 

 

Diocesi di Senigallia

Statuto e Regolamento

del Consiglio presbiterale diocesano

STATUTO

PREMESSA

  1. Tutti i presbiteri diocesani, secolari e religiosi, stabilmente operanti in diocesi, costituiscono, attorno al Vescovo, il presbiterio In virtù della loro ordinazione partecipano, infatti, assieme al Vescovo, dello stesso ed unico sacerdozio di Cristo.
  2. Al fine di rendere visibile ed operante l’unità di sacerdozio e di missione che intercorre tra Vescovo e presbiteri e di porre il dono molteplice dello Spirito a loro concesso nella sacra ordinazione a servizio dell’intera comunità diocesana, in rappresentanza del presbiterio a norma della antica tradizione della Chiesa, richiamata in vigore dal Concilio Vaticano II, è costituito il Consiglio presbiterale diocesano della diocesi di

COSTITUZIONE E COMPITI

Art. 1. – Il Consiglio presbiterale è formato da un gruppo di presbiteri che, a modo di senato del Vescovo, rappresentano l’intero presbiterio diocesano (cf. can. 495 § 1). Il suo fine è di “aiutare il Vescovo nel governo della diocesi”, a norma del diritto universale e particolare, “affinché venga promosso nel modo più efficace il bene pastorale del popolo di Dio a lui affidato” (can. 495 §1).

Più specificamente, il Consiglio presbiterale avrà come compiti di raccogliere i problemi e le esigenze  dei presbiteri, studiando e individuando le possibili soluzioni; di esprimere le valutazioni e gli orientamenti del presbiterio sulle situazioni e sulle scelte pastorali della diocesi; di favorire la collaborazione pastorale nella realizzazione del progetto diocesano, anche collaborando con il Consiglio pastorale diocesano.

Art. 2. – Il Consiglio presbiterale ha voto consultivo a norma del diritto (cfr. can. 127 § 2, 2°). Oltre che nei casi previsti dalla legge universale il Vescovo ascolterà il consiglio presbiterale ogniqualvolta il buon governo della diocesi richieda una decisione su questioni di maggiore importanza (can. 500 § 2).

Art. 3 – Affinché il Consiglio presbiterale sia veramente organo e segno espressivo della comunione fraterna e pastorale dell’intero presbiterio, i membri del Consiglio presbiterale sono impegnati a restare in aperto dialogo con esso in tutte le forme personali o collegiali che riterranno opportune, salvo la riserva del segreto nelle questioni per cui la carità o la delicatezza dell’argomento o l’impegno assunto lo impongono.

Art. 4. – Il Consiglio presbiterale dura in carica cinque anni. Allo scadere del mandato, il Vescovo dà avvio con proprio decreto alle procedure necessarie per il rinnovo del Consiglio e, una volta avvenute le elezioni in base allo Statuto e al Regolamento, lo costituisce per il successivo quinquennio. Il Consiglio presbiterale cessa quando la sede è vacante (can. 501 § 2). Entro un anno dalla presa di possesso del nuovo Vescovo deve essere ricostituito. Per il suo eventuale scioglimento durante il mandato, deve essere osservato il disposto del can. 501 § 3.

COMPOSIZIONE

Art. 5. – Il consiglio presbiterale sia rappresentativo di tutte le componenti del clero e nello stesso tempo composto da un numero di membri (15 al massimo) che permetta di lavorare con efficacia e continuità. E’ composto da:

  1. per più della metà da presbiteri eletti tra tutti gli eleggibili, secondo quanto disposto dal presente Statuto;
  2. i membri di diritto: il vicario generale; il vicario episcopale per la pastorale (se nominato); l’economo diocesano o un sacerdote rappresentante l’ufficio amministrativo diocesano;
  3. il Vescovo può nominare alcuni presbiteri anche per integrare eventuali vuoti di rappresentanza del In ogni caso il presbitero eletto non rappresenta solo i suoi elettori ma tutto il presbiterio.

Art. 6. – Sono elettori ed eleggibili tutti i presbiteri incardinati in diocesi e i presbiteri membri di un istituto di vita consacrata o di una società di vita apostolica che dimorano e operano in diocesi. Hanno diritto di voto (ma non eleggibili) anche i presbiteri secolari non incardinati in diocesi che dimorano e operano in essa. Le modalità di elezione del Consiglio presbiterale sono determinate dal relativo Regolamento.

ORGANISMI E FUNZIONAMENTO

Art. 7 – Il Consiglio presbiterale agisce attraverso l’assemblea dei suoi membri e si riunisce frequentemente, circa una volta al mese. Può essere convocato in sessione straordinaria su richiesta della maggioranza assoluta dei consiglieri. I consiglieri che richiedono la convocazione dovranno presentare istanza scritta al Vescovo, precisando i temi da trattare all’ordine del giorno; la convocazione dovrà essere fatta entro un mese dalla data in cui è stata presentata la richiesta.

Perché l’assemblea possa agire validamente è necessaria la presenza di due terzi dei suoi membri. I membri del Consiglio presbiterale hanno il dovere di partecipare personalmente ad ogni sessione. Chi non potesse intervenire è tenuto a giustificare la propria assenza. Per la validità delle votazioni è necessaria la maggioranza semplice dei presenti.

Art. 8 – Presidente del Consiglio presbiterale  è il Vescovo. Spetta a lui convocare il Consiglio presbiterale, presiederlo personalmente o mediante un delegato, determinare le questioni da trattare, accettando eventualmente anche quelle proposte dai membri, approvare e adottare le conclusioni e le proposte.

Art. 9  – Nell’espletamento del suo compito, il presidente è aiutato da una giunta, che risulta composta dal Vescovo, dal vicario generale e da due membri del Consiglio presbiterale scelti dal Vescovo, uno dei quali fungerà da segretario.

Art. 10 – Il segretario ha il compito:

  • di redigere i verbali delle riunioni del Consiglio;
  • di provvedere all’invio delle convocazioni;
  • di tenere l’archivio;
  • di informare il presbiterio e la diocesi dell’attività del Consiglio attraverso appositi

DURATA E CESSAZIONE

Art. 11 – I consiglieri decadono per rinuncia accettata dal Vescovo, per tre assenze consecutive non giustificate e per la perdita dell’ufficio per il quale il sacerdote è divenuto consigliere. Al posto vacante subentra: qualora si tratti di un membro di diritto, colui che succede nell’ufficio; qualora si tratti di un membro eletto, il primo dei non eletti; qualora si tratti di membro nominato dal Vescovo, se necessario, un presbitero di nomina vescovile.

COLLEGIO DEI CONSULTORI

Art. 12 – Fra i membri del Consiglio presbiterale, il Vescovo nomina liberamente alcuni presbiteri, i quali costituiscono per un quinquennio il Collegio dei consultori. I numeri e i compiti di questo collegio sono stabiliti dal diritto stesso (can. 502).

Art. 13 – Fra i membri del Consiglio presbiterale il Vescovo nomina i Vicari foranei.

NORMA CONCLUSIVA

Art. 14 – Il presente Statuto sarà verificato dopo tre anni dalla sua promulgazione.

Per quanto non previsto nel presente Statuto si rinvia alle norme del Codice di diritto canonico.

REGOLAMENTO

  1. Coloro che hanno diritto di voto eleggeranno tra gli eleggibili un rappresentante ogni 8 o frazione
  2. Le elezioni a livello diocesano saranno preparate dalla giunta uscente e presiedute dal Vescovo o da un suo
  3. La votazione, nella data stabilita dal Vescovo, sarà effettuata su schede predisposte dal segretario in un unico L’elezione per essere valida non necessita di quorum.
  4. Le votazioni potranno essere effettuate sia in occasione di una convocazione, sia per posta, sia in forma mista (convocazione e posta). Si potranno esprimere fino a un massimo di tre
  5. In ogni caso di parità di suffragi varrà il criterio di giovinezza nella ordinazione
  6. I membri del Consiglio, soprattutto quando hanno approfondito un argomento in commissione di studio, potranno essere invitati ad illustrarlo in seduta, qualora il Vescovo, in qualità di presidente, non ritenga necessario o opportuno farlo Su argomenti specifici potranno intervenire anche esperti esterni invitati dal Vescovo (Can. 500).
  7. Qualora gli argomenti proposti al Consiglio richiedessero ulteriore approfondimento, con il consenso del Vescovo, verranno affidati per lo studio a commissioni (interne o esterne) nominate dal Consiglio stesso e a esso direttamente referenti.
  8. Ogni sacerdote, sia diocesano sia religioso, potrà presentare direttamente alla giunta, a voce o per iscritto, richieste o proposte che saranno prese in considerazione a norma del
  9. Per favorire  la  collaborazione  pastorale  si  prevede  un  incontro  annuale  insieme  al  Consiglio  pastorale
  10. Le spese del Consiglio presbiterale saranno sostenute dall’Ufficio amministrativo
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