Messaggio alla comunità di Dianra per la tragica morte di p. Matteo Pettinari

Senigallia 16 maggio 2024

Al fratello vescovo Alain-Clement Amiezi  e alla comunità di Dianra-Village

La tragica morte di padre Matteo ha molto turbato la Chiesa di Senigallia, non solo perché padre Matteo è cresciuto in questa Diocesi, ma anche perché ha sempre conservato con la sua Diocesi di origine un intenso legame, che ha permesso a molte persone di beneficiare della sua ricca umanità e della sua splendida testimonianza di pastore secondo il cuore di Gesù. Un legame confermato dalle parole che il vescovo Giuseppe ha rivolto a padre Matteo nella sua ordinazione sacerdotale: «E noi tutti, con grande affetto, uniamo la nostra alla tua preghiera perché tu sia un buon prete e un buon missionario, un santo prete e un santo missionario».

Se grande è il nostro turbamento, immaginiamo quanta sofferenza e smarrimento ha provocato in voi la morte di padre Matteo, «missionario instancabile«, come l’ha definito Papa Francesco, «che ha lasciato una grande testimonianza di generoso servizio».

Vogliamo assicurarvi che condividiamo il vostro dolore. Se ci sentiamo uniti a voi nel dolore, lo siamo ancora di più nella speranza che, come assicura Gesù, «chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno» (Gv 11,25-26). Padre Matteo ha vissuto la propria esistenza da appassionato credente in Gesù.

A darci ulteriore conforto pensiamo che Gesù risorto accolga padre Matteo con le parole riservate ai discepoli fedeli e generosi nel servizio loro affidato: «Vieni servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore» (cfr. Mt 25,21).

Chiediamo insieme al Signore che la tragica morte di padre Matteo, come il chicco di grano caduto in terra, produca molto frutto, nella vigna del Signore e nelle nostre Chiese diocesane.

+ Franco Manenti

Vescovo di Senigallia

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