Ambito dell’Italia meridionale sec. XIX, Dipinto con Gesù e San Pietro

DOMENICA 23 agosto 2020 – XXI del Tempo Ordinario

Preghiamo insieme
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

INSIEME (genitori e figli): Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo (1,13-20)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo


RIFLESSIONE DI P. ERMES RONCHI
Oggi il Vangelo propone due delle centinaia di domande che intessono il testo biblico: Cosa dice la gente? E voi che cosa dite? Gesù, riferiscono gli evangelisti, «non parlava alla gente se non con parabole» (Mt 13,34) e con domande. Gesù ha scelto queste due forme particolari di linguaggio perché esse compongono un metodo di comunicazione generativo e coinvolgente, che non lascia spettatori passivi. Lui era un maestro dell’esistenza, e voleva i suoi pensatori e poeti della vita: «Le risposte ci appagano e ci fanno stare fermi, le domande invece, ci obbligano a guardare avanti e ci fanno camminare» (Pier Luigi Ricci).
Gesù interroga i suoi, quasi per un sondaggio d’opinione: La gente, chi dice che io sia?. La risposta della gente è univoca, bella e sbagliata insieme: Dicono che sei un profeta! Una creatura di fuoco e di luce, come Elia o il Battista; sei bocca di Dio e bocca dei poveri. Ma Gesù non è un uomo del passato, fosse pure il più grande di tutti, che ritorna.
A questo punto la domanda, arriva esplicita, diretta: Ma voi, chi dite che io sia? Prima di tutto c’è un ma, una avversativa, quasi in opposizione a ciò che dice la gente. Come se dicesse: non si crede per sentito dire. Ma voi, voi con le barche abbandonate, voi che siete con me da anni, voi amici che ho scelto a uno a uno, che cosa sono io per voi?
In questa domanda è il cuore pulsante della fede: chi sono io per te? Gesù non cerca formule o parole, cerca relazioni (io per te). Non vuole definizioni ma coinvolgimenti: che cosa ti è successo, quando mi hai incontrato? La sua domanda assomiglia a quelle degli innamorati: quanto conto per te? Che importanza ho nella tua vita? Gesù non ha bisogno della risposta di Pietro per avere informazioni o conferme, per sapere se è più bravo degli altri maestri, ma per sapere se Pietro è innamorato, se gli ha aperto il cuore. Cristo è vivo, solo se è vivo dentro di noi. Il nostro cuore può essere la culla o la tomba di Dio. Cristo non è le mie parole, ma ciò che di Lui arde in me.
La risposta di Pietro è a due livelli: Tu sei il Messia, Dio che agisce nella storia; e poi, bellissimo: sei il figlio del Dio vivente.
Figlio nella Bibbia è un termine tecnico: è colui che fa ciò che il padre fa, che gli assomiglia in tutto, che ne prolunga la vita. Tu sei Figlio del Dio vivente, equivale a: Tu sei il Vivente. Sei grembo gravido di vita, fontana da cui la vita sgorga potente, inesauribile e illimitata, sorgente della vita. Se cerchiamo oltre le parole, se scendiamo al loro momento sorgivo, possiamo ancora ascoltare la dichiarazione d’amore di Pietro: tu sei la mia vita! Trovando te ho trovato la vita.

Proviamo a condividere qualche riflessione

PREGHIERA DIALOGATA

Genitori: Signore Gesù, molte volte ci siamo sentiti dare una definizione di Te:
poteva essere in parrocchia, oppure anche in qualche chiacchierata tra amici.
Sei il Salvatore, sei il Messia, sei il Figlio di Dio…

Figli: La domanda: “Chi sei Gesù?” è una domanda molto importante
è la domanda che ci permette di non dare le cose per scontate,
è la domanda che ci fa cercare Te ogni giorno.

Genitori: Signore, aiutaci a non darti per scontato, a presumere di conoscerti già.
Aiutaci a non smettere di interrogarci su chi Tu sia,
non per cercare risposte “da catechismo”, ma per cercare risposte di vita.

Figli: Signore, a Te non interessano le risposte sapienti,
a Te interessa la risposta della nostra vita.
Tu ci domandi: Chi sono io per te? Che posto ho nella tua vita?
Sei innamorato di me, mi ami con tutto te stesso?

Genitori: Cosa dirti, Signore, se non che desideriamo amarti sul serio,
scommettere ogni giorno la nostra vita sulla tua Parola,
perché ti amiamo con tutto il cuore e Tu sei l’unico Signore della nostra vita.


Ad ogni preghiera rispondiamo: “Sia glorificato il tuo nome, Signore”.

– Signore Gesù, assisti col tuo Spirito papa Francesco. Donagli la grazia di guidare la Chiesa del nostro tempo con sapienza e umiltà, come testimone fedele alla tua promessa di Amore. Preghiamo.

– Signore Gesù, tu ci chiedi che idee ci siamo fatti su di Te, che cosa pensiamo, che cosa diciamo di Te. Fa’ che apriamo il nostro cuore e ci interroghiamo sul vero senso del nostro essere cristiani. Preghiamo.

– Signore Gesù, seguendo l’esempio di comunione tra Te e i primi apostoli, fa’ che riscopriamo la bellezza di condividere tra noi un nuovo stile di vita, che porti frutti fecondi di attenzione alle relazioni con gli altri e cura dei beni del creato. Preghiamo.

– Signore Gesù, che doni la pace al mondo: ti preghiamo per i paesi in conflitto e per i popoli che cercano la libertà, perché, sostenuti dalle altre nazioni, trovino soluzioni positive e stabili. Preghiamo.

– Signore Gesù, tu hai cura di tutti: ti preghiamo per tutte le persone malate e fragili, affinché possano riconoscere nella tenerezza di chi hanno accanto il volto bello della Chiesa. Preghiamo.


PADRE NOSTRO

Benedizione finale – I genitori segnano i figli sulla fronte
Benedici Signore la nostra famiglia … (i nomi di mamma, papà, dei figli)
E benedici tutte le famiglie, soprattutto coloro che hanno bisogno della serenità.
Ricordati di … (nomi di qualcuno che si vuol ricordare in particolare)
Veglia su di noi e accompagnaci in questo cammino pasquale. Amen.

Impegno
Impegniamoci a farci prossimo a chi è più difficoltà, anche contribuendo per le necessità che la parrocchia ci indica.

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