Bottega fassana (ante 1980), Parabola del mercante di pietre preziose

 

DOMENICA 26 luglio 2020 – XVII del Tempo Ordinario

Preghiamo insieme
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

INSIEME (genitori e figli): Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo (13,44-52)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo


RIFLESSIONE DI P. ERMES RONCHI
Un contadino e un mercante trovano tesori. Accade a uno che, per caso, senza averlo programmato, tra rovi e sassi, su un campo non suo, resta folgorato dalla scoperta e dalla gioia. Accade a uno che invece, da intenditore appassionato e determinato, gira il mondo dietro il suo sogno.
Due modalità che sembrano contraddirsi, ma il Vangelo è liberante: l’incontro con Dio non sopporta statistiche, è possibile a tutti trovarlo o essere trovati da lui, sorpresi da una luce sulla via di Damasco, oppure da un Dio innamorato di normalità, che passa, come dice Teresa d’Avila, “fra le pentole della cucina”, che è nel tuo campo di ogni giorno, là dove vivi e lavori e ami, come un contadino paziente.
Tesoro e perla: nomi bellissimi che Gesù sceglie per dire la rivoluzione felice portata nella vita dal Vangelo. La fede è una forza vitale che ti cambia la vita. E la fa danzare.
«Trovato il tesoro, l’uomo pieno di gioia va, vende tutti i suoi averi e compra quel campo». La gioia è il primo tesoro che il tesoro regala, è il movente che fa camminare, correre, volare: per cui vendere tutti gli averi non porta con sé nessun sentore di rinuncia (Gesù non chiede mai sacrifici quando parla del Regno), sembra piuttosto lo straripare di un futuro nuovo, di una gioiosa speranza.
Niente di quello di prima viene buttato via. Il contadino e il mercante vendono tutto, ma per guadagnare tutto. Lasciano molto, ma per avere di più. Non perdono niente, lo investono. Così sono i cristiani: scelgono e scegliendo bene guadagnano. Non sono più buoni degli altri, ma più ricchi: hanno investito in un tesoro di speranza, di luce, di cuore.
I discepoli non hanno tutte le soluzioni in tasca, ma cercano. Lo stesso credere è un verbo dinamico, bisogna sempre muoversi, sempre cercare, proiettarsi, pescare; lavorare il campo, scoprire sempre, camminare sempre, tirar fuori dal tesoro cose nuove e cose antiche.
Mi piace accostare a queste parabole un episodio accaduto a uno studente di teologia, all’esame di pastorale. L’ultima domanda del professore lo spiazza: «come spiegheresti a un bambino di sei anni perché tu vai dietro a Cristo e al Vangelo?». Lo studente cerca risposte nell’alta teologia, usa paroloni, cita documenti, ma capisce che si sta incartando. Alla fine il professore fa: «digli così: lo faccio per essere felice!». È la promessa ultima delle due parabole del tesoro e della perla, che fanno fiorire la vita.
Anche in giorni disillusi come i nostri, il Vangelo osa annunciare tesori. Osa dire che l’esito della storia sarà buono, comunque buono, nonostante tutto buono. Perché Qualcuno prepara tesori per noi, semina perle nel mare dell’esistenza..

Proviamo a condividere qualche riflessione

PREGHIERA DIALOGATA

Genitori: Signore Gesù, grazie perché tutti ti possono cercare e ti possono trovare.
Grazie, perché ti lasci trovare anche quando siamo interessati,
perché magari siamo in difficoltà e cerchiamo aiuto.

Figli: Grazie, perché ci fai sperimentare che Tu sei un tesoro,
che quando ti incontriamo rende bella e piena la nostra vita.

Genitori: Aiutaci ad apprezzare il tesoro che sei Tu,
a non rimpiangere le situazione e le cose che possiamo aver lasciato,
ma facci apprezzare e gioire di ciò che siamo e abbiamo scelto.

Figli: Facci gustare tutte le conquiste che facciamo insieme a Te,
rendi gioiosa la nostra vita scegliendo ogni giorno di vivere il Vangelo,
cancella la tristezza e rendi luminoso il nostro sguardo.

Genitori: Grazie, Signore, perché non smetti di seminare nel nostro cuore.
Ti chiediamo che anche noi possiamo portare frutto e seminare a nostra volta! Amen.


Ad ogni preghiera rispondiamo: Venga il tuo Regno, Signore.

– Per tutti i cristiani, perché rafforzino la fede in Dio Padre, seguendo con entusiasmo la strada suggerita da Gesù. Preghiamo.

– Per i nostri governanti e i responsabili delle nostre comunità, perché sappiano mettere al centro il bene comune ispirati dal dono della sapienza. Preghiamo.

– Per i giovani che hanno terminato gli studi e stanno decidendo il cammino da intraprendere per realizzare la propria vita: siano illuminati dal Vangelo per comprendere quale sia la loro vocazione. Preghiamo.

– Per coloro che sperimentano la debolezza spirituale o la povertà materiale, possano trovare l’accoglienza e l’aiuto delle nostre comunità in un clima di comunione fraterna. Preghiamo.

– Per le persone che stanno trascorrendo le vacanze: questo periodo possa essere propizio per cercare nel profondo del cuore la felicità e la gioia del Regno dei cieli. Preghiamo.


PADRE NOSTRO

Benedizione finale – I genitori segnano i figli sulla fronte
Benedici Signore la nostra famiglia … (i nomi di mamma, papà, dei figli)
E benedici tutte le famiglie, soprattutto coloro che hanno bisogno della serenità.
Ricordati di … (nomi di qualcuno che si vuol ricordare in particolare)
Veglia su di noi e accompagnaci in questo cammino pasquale. Amen.

Impegno
Impegniamoci a farci prossimo a chi è più difficoltà, anche contribuendo per le necessità che la parrocchia ci indica.

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