Gaspare Diziani (Belluno, 1689 – Venezia, 1767), SS.Trinità, olio su tela, Diocesi di Senigallia

DOMENICA DELLA SS. TRINITA’ – 7 giugno 2020 

Preghiamo insieme

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen 

INSIEME (genitori e figli): Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo. 

VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni      (3,16-18)

In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

Parola del Signore.                                       

Lode a Te o Cristo 

RIFLESSIONE DI PAPA FRANCESCO

Oggi celebriamo la festa della Santissima Trinità, che ci ricorda il mistero dell’unico Dio in tre Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La Trinità è comunione di Persone divine le quali sono una con l’altra, una per l’altra, una nell’altra: questa comunione è la vita di Dio, il mistero d’amore del Dio Vivente. E Gesù ci ha rivelato questo mistero. Lui ci ha parlato di Dio come Padre; ci ha parlato dello Spirito; e ci ha parlato di Sé stesso come Figlio di Dio. E così ci ha rivelato questo mistero. E quando, risorto, ha inviato i discepoli ad evangelizzare le genti, disse loro di battezzarle «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28,19). Questo comando, Cristo lo affida in ogni tempo alla Chiesa, che ha ereditato dagli Apostoli il mandato missionario. Lo rivolge anche a ciascuno di noi che, in forza del Battesimo, facciamo parte della sua Comunità.

Dunque, la solennità liturgica di oggi, mentre ci fa contemplare il mistero stupendo da cui proveniamo e verso il quale andiamo, ci rinnova la missione di vivere la comunione con Dio e vivere la comunione tra noi sul modello della comunione divina. Siamo chiamati a vivere non gli uni senza gli altri, sopra o contro gli altri, ma gli uni con gli altri, per gli altri, e negli altri. Questo significa accogliere e testimoniare concordi la bellezza del Vangelo; vivere l’amore reciproco e verso tutti, condividendo gioie e sofferenze, imparando a chiedere e concedere perdono, valorizzando i diversi carismi sotto la guida dei Pastori. In una parola, ci è affidato il compito di edificare comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di riflettere lo splendore della Trinità e di evangelizzare non solo con le parole, ma con la forza dell’amore di Dio che abita in noi.

La Trinità, come accennavo, è anche il fine ultimo verso cui è orientato il nostro pellegrinaggio terreno. Il cammino della vita cristiana è infatti un cammino essenzialmente “trinitario”: lo Spirito Santo ci guida alla piena conoscenza degli insegnamenti di Cristo, e ci ricorda anche quello che Gesù ci ha insegnato; e Gesù, a sua volta, è venuto nel mondo per farci conoscere il Padre, per guidarci a Lui, per riconciliarci con Lui. Tutto, nella vita cristiana, ruota attorno al mistero trinitario e viene compiuto in ordine a questo infinito mistero. Cerchiamo, pertanto, di tenere sempre alto il “tono” della nostra vita, ricordandoci per quale fineper quale gloria noi esistiamo, lavoriamo, lottiamo, soffriamo; e a quale immenso premio siamo chiamati. Questo mistero abbraccia tutta la nostra vita e tutto il nostre essere cristiano. Ce lo ricordiamo, ad esempio, ogni volta che facciamo il segno della croce: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E adesso vi invito a fare tutti insieme, e con voce forte, questo segno della croce: “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!”

 Proviamo a condividere qualche riflessione

 PREGHIERA DIALOGATA

Genitori:     Grazie Dio perché ci ami in modo infinito
e ogni volta che facciamo il segno della croce
ricordiamo chi sei e come sei: comunione di amore.

Figli:       Sei Padre, che hai creato il mondo intero
e che continuamente crei in noi ciò che ci permette di vivere e di crescere.

Genitori:     Sei Figlio, che ci cammini accanto, ci salvi ogni giorno,
ci fai sperimentare il tuo amore, ci rendi simili a te,
ci dai la forza di amare e di farci prossimo agli altri.

Figli:    Sei Spirito Santo, che continuamente soffi sulla nostra vita e sulla vita del mondo,
per suggerirci tutto ciò che è secondo la volontà di Dio.

Genitori:     Dio che sei Padre, Figlio e Spirito Santo,
rendici una Chiesa sempre più comunione di amore,
innamorata di Te, docile alla tua volontà,
costruttrice di pace, testimone del Tuo amore.

Ad ogni preghiera rispondiamo: Signore nostro Dio, ascoltaci

  • Per la Chiesa intera e per la nostra parrocchia: Signore, possa essere sempre nel mondo segno di comunione con Te e con ogni persona, animata dall’unico Spirito e dalla stessa fede. Preghiamo.
  • Per ogni donna e per ogni uomo: Signore, ciascuno possa conoscerti e grazie alla nostra testimonianza, trovi in te pienezza di vita e salvezza. Preghiamo.
  • Per chi in questo periodo sta facendo più fatica: Signore, ti riconosca presente nella nostra comunità che si fa vicina e solidale con chi è in difficoltà. Preghiamo.
  • Per chi vive nella guerra e nella violenza: Signore, dona la tua pace al mondo e suscita in mezzo a noi veri costruttori di pace. Preghiamo.
  • Per tutti noi qui presenti: Signore, fa’ che ci lasciamo trasformare dalla grazia del battesimo e vivere la fede come piena realizzazione della nostra vita. Preghiamo.

PADRE NOSTRO

Benedizione finale – I genitori segnano i figli sulla fronte

Benedici Signore la nostra famiglia … (i nomi di mamma, papà, dei figli)

E benedici tutte le famiglie, soprattutto coloro che hanno bisogno della serenità.

Ricordati di … (nomi di qualcuno che si vuol ricordare in particolare)

Veglia su di noi e accompagnaci in questo cammino pasquale. Amen.

Impegno

Impegniamoci a farci prossimo a chi è più difficoltà, anche contribuendo per le necessità che la parrocchia ci indica.