“Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio”

Perché la casa di Betania (Lc 10,38-42)
La casa di Betania ci parla di una chiesa che ha riferimento in questi atteggiamenti: cammino, ascolto, accoglienza, ospitalità, servizio, casa, relazioni, accompagnamento, prossimità, condivisione…
E poi prima di arrivare a Betania il Vangelo dice: “Mentre erano in cammino”. La scena è dinamica, c’è un cammino insieme a Gesù (un “sinodo”). Luca aveva indicato poco prima la composizione del gruppo che accompagnava il Maestro. Questo gruppo che cammina con il Maestro è il primo nucleo della Chiesa: i Dodici e alcune donne che seguono il Signore lungo la via, peccatori e peccatrici che hanno il coraggio e l’umiltà di andargli dietro. I discepoli e le discepole del Signore non percorrono itinerari alternativi, ma le stesse strade del mondo, per portare l’annuncio del Regno. I discepoli sono “coloro che guardano con fede a Gesù, autore della salvezza e principio di unità e di pace” (LG 9): non un gruppo esclusivo, ma uomini e donne come gli altri, con uno sguardo però illuminato dalla fede nel Salvatore, che condividono “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono” (GS 1).

In questo tempo di Quaresima e Pasqua come diocesi vogliamo mettere al centro quanto ci suggerisce il cammino sinodale della chiesa italiana, in particolare uno dei tre cantieri che vengono proposti e cioè “Il cantiere della strada e del villaggio”.
Inoltre la liturgia dell’anno A ha un carattere fortemente battesimale e nel tempo di Quaresima siamo chiamati a fare come comunità un cammino di approfondimento del nostro battesimo e del nostro essere Chiesa.

Di seguito il testo di riferimento del cammino delle chiese in Italia.

“Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio”. Gesù non evita i villaggi, ma insieme al gruppo dei discepoli e delle discepole li attraversa, incontrando persone di ogni condizione. Sulle strade e nei villaggi il Signore ha predicato, guarito, consolato; ha incontrato gente di tutti i tipi – come se tutto il “mondo” fosse lì presente – e non si è mai sottratto all’ascolto, al dialogo e alla prossimità.
Si apre per noi il cantiere della strada e del villaggio, dove presteremo ascolto ai diversi “mondi” in cui i cristiani vivono e lavorano, cioè “camminano insieme” a tutti coloro che formano la società; in particolare occorrerà curare l’ascolto di quegli ambiti che spesso restano in silenzio o inascoltati: innanzitutto il vasto mondo delle povertà: indigenza, disagio, abbandono, fragilità, disabilità, forme di emarginazione, sfruttamento, esclusione o discriminazione (nella società come nella comunità cristiana), e poi gli ambienti della cultura (scuola, università e ricerca), delle religioni e delle fedi, delle arti e dello sport, dell’economia e finanza, del lavoro, dell’imprenditoria e delle professioni, dell’impegno politico e sociale, delle istituzioni civili e militari, del volontariato e del Terzo settore.
Sono spazi in cui la Chiesa vive e opera, attraverso l’azione personale e organizzata di tanti cristiani, e la fase narrativa non sarebbe completa se non ascoltasse anche la loro voce. Papa Francesco insiste sulla necessità di porsi in ascolto profondo, vero e paziente di tutti coloro che desiderano dire qualcosa, in qualsiasi modo, alla Chiesa (cf. Omelia per l’apertura del Sinodo, 10 ottobre 2021). Il Concilio Vaticano II, profezia dei tempi moderni e punto di riferimento per il Cammino, ha ricordato che la Chiesa non solo dà, ma anche riceve dal mondo (cf. GS 44-45).
Siamo chiamati a misurarci con la questione dei linguaggi, che in alcuni casi risultano difficili da decodificare per chi non li utilizza abitualmente: basta pensare ai codici comunicativi dei social e degli ambienti digitali abitati dai più giovani, o a quelli delle fratture prodotte dall’emarginazione. Occorrerà, dunque, uno sforzo per rimodulare i linguaggi ecclesiali, per apprenderne di nuovi, per frequentare canali meno usuali e anche per adattare creativamente il metodo della “conversazione spirituale”, che non potrà essere applicato dovunque allo stesso modo e dovrà essere adattato per andare incontro a chi non frequenta le comunità cristiane. In tal senso, sarà importante rafforzare e rendere stabile nel tempo l’ascolto dei giovani che il mondo della scuola e dell’università ha reso possibile, così da entrare in relazione con persone che altrimenti la Chiesa non incontrerebbe. Camminando per le strade e i villaggi della Palestina, Gesù riusciva ad ascoltare tutti: dai dottori della legge ai lebbrosi, dai farisei ai pescatori, dai giudei osservanti ai samaritani e agli stranieri. Dobbiamo farci suoi discepoli anche in questo, con l’aiuto dello Spirito.

In particolare nell’animazione di questo tempo siamo chiamati alle seguenti attenzioni:
– Considerare il tempo di Quaresima e Pasqua come unitario, un tempo che va dal mercoledì delle ceneri alla Pentecoste
– Animare la comunità cristiana perché trovi sempre il centro nel Signore Gesù e in particolare nella eucaristia domenicale, ma sempre orientata al dialogo con il mondo e all’annuncio del Vangelo
– Sostenere i cristiani a essere sale della terra e luce del mondo, perché nelle vicende quotidiane orientino sempre e loro scelte al Vangelo

Per questo tempo
1. Animazione delle liturgie domenicali
Suggeriamo il testo proposto dall’Ufficio Liturgico Nazionale. Farà propria l’immagine dei “Cantieri”, scelta dai nostri vescovi per il secondo anno del cammino sinodale. Quanti faranno uso di questa proposta, potranno ricevere nelle indicazioni liturgiche del “Cantiere della Celebrazione”, nei commenti alle letture bibliche del “Cantiere della Parola” e nelle riflessioni teologiche sulle collette del “Cantiere della Preghiera”, le sollecitazioni e gli strumenti per vivere la liturgia come luogo dell’incontro con il Risorto e riscoprire la bellezza della celebrazione cristiana.
Questo strumento pastorale è arricchito da suggerimenti per l’animazione musicale, corredati di partiture e files audio, e da schede per incoraggiare le nostre comunità a coltivare un atteggiamento inclusivo verso le persone con disabilità e a tradurre in concreti gesti di carità quanto nella liturgia celebriamo.
Tutto il materiale è consultabile al seguente indirizzo:
https://liturgico.chiesacattolica.it/sussidio-quaresima-pasqua-2023/

2. Lectio divina dialogata trasmessa da Radio Duomo con il Vescovo il venerdì

3. Contributi radio settimanali sul narrare la fede
A cura degli uffici catechistico e per la famiglia

4. Giornata della carità: 5 marzo. A breve l’animazione della giornata

5. Cammino sinodale diocesano: 10 marzo incontro per tutti i facilitatori

6. 24 ore per il Signore: 17-18 marzo

7. Giornata dei missionari martiri (24 marzo)
MOMENTI DIOCESANI
per aiutarci a riflettere su temi contemporanei, facendoci ispirare dal Vangelo

Lunedì 20 marzo incontro con il missionario p. Pierluigi Maccalli. Due anni in mano ai terroristi in Niger, autore del libro “Catene di Libertà – per due anni rapito nel Sahel”

In Quaresima date da stabilire
– L’incontro con la Samaritana al pozzo
Film “Il primo giorno della mia vita” invito alla visione e dialogo condiviso

– Guarigione del cieco nato o altro
Incontro con Antonietta Potente sul libro ‘Il nome svelato’ – collaborazione Libreria Mastai
Riflessioni sull’identità

Dopo Pasqua date da stabilire
– Resurrezione di Lazzaro
Film “Tutto chiede salvezza” – Incontro con il regista Francesco Bruni o con l’autore Daniele Mencarelli

Veglia di Pentecoste: sabato 27 maggio

Dialoghi sulla Parola. A colloquio con il vescovo Franco sui vangeli delle domeniche di Quaresima 2023. In diretta tutti i giovedì da giovedì 2 marzo alle ore 21.00 su Radio Duomo Senigallia 95.200 FM e sulla pagina fb vocemisena/radio duomo