E’ un viaggio nella bellezza quello che propone la Pinacoteca di Senigallia per l’estate 2020. Perché il bello ed il buono sono valori universali che arricchiscono e plasmano l’animo umano e concorrono alla rinascita anche dopo eventi tragici e difficili come quelli vissuti. Ecco allora confermato l’ingresso gratuito alla Pinacoteca Diocesana di Senigallia che, nella centralissima piazza del Duomo, consente a tutti di ammirare, in comodo orario serale, capolavori di un intero territorio che va dal Cesano all’Esino, dall’Adriatico agli Appennini. E, nei giovedì di luglio e agosto, ci sarà ancora qualcosa in più; sarà possibile partecipare a visite guidate gratuite – due per serata, con inizio la prima alle ore 21.30 e la seconda alle ore 22,30 – per viaggiare nelle bellezze della Pinacoteca, testimone del territorio. Visita che sarà tenuta da storici dell’arte, che accompagneranno in questo itinerario fra quadri, statue, argenterie, arredi, paramenti e suppellettili in quello che era l’antico appartamento del cardinale vescovo di Senigallia, oggi una grande galleria aperta a tutti, residenti e turisti. I posti per le visite guidate saranno limitatissimi, a motivo delle restrizioni del covid, e si parteciperà in ordine di arrivo, indossando mascherina e igienizzando le mani oltre alle consuete prescrizioni anti covid. Non occorre prenotazione, la visita è in lingua italiana.
ORARIO PINACOTECA SENIGALLIA ESTATE 2020
(Giugno, Luglio, Agosto)
Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica: ore 21 – 24
INGRESSO GRATUITO
ALLA SCOPERTA DEI TESORI DELLA PINACOTECA
Visita guidata gratuita tutti i giovedì
di luglio, agosto
Ritrovo dei partecipanti
in Pinacoteca alle ore 21.30 (prima visita) e alle ore 22,30 (seconda visita)
gruppi contingentati con posti limitati
non occorre prenotazione – visita in lingua italiana – prescrizioni anti covid
Info: www.diocesisenigallia.it – tel. 071.7920709
L’arte come evangelizzazione
E splendono le stelle sulla Pinacoteca Diocesana di Senigallia in questa estate 2020. Indubbiamente perché il grande spazio culturale, voluto nel 1992 dal Vescovo Odo Fusi Pecci trasformando l’appartamento del cardinale nel palazzo vescovile, brilla di bellezza nelle ore serali quando è visitabile nella bella stagione dalle ore 21 alle ore 24 (giovedì-domenica) per una scelta che privilegia una città balneare come quella di Senigallia, dove le ore di luce sono dedicate al mare. Ma brillano le stelle anche perché quasi unanimi le recensioni dei tanti visitatori la consigliano con le loro indicazioni. Visitatori che in questa strana estate covid hanno superato le 600 persone, tutte entrate nel rispetto dei rigorosi protocolli di sicurezza appositamente elaborati, e che hanno “coperto di stelle” la Pinacoteca di Senigallia. Si conferma così la bontà della scelta di promuovere l’uso delle arti nell’opera evangelizzatrice della comunità ecclesiale attraverso i musei diocesani (non dimentichiamo Palazzo Mastai – Casa Museo Pio IX), con l’auspicio rivolto alle Chiese locali anche da Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Tutti i giovedì, infatti, alla visita libera – e comunque l’ingresso è sempre gratuito perché a nessuno sia preclusa la multiforme bellezza con cui è stato rappresentato il Vangelo – si alterna la visita guidata col progetto “Viaggio nella bellezza” in Pinacoteca col suo mozzafiato affaccio sulla piazza del Duomo. Ecco, allora, l’arte visiva: strumento antico di catechesi dopo le Scritture. Pittura, scultura, architettura fanno vedere, fanno toccare, fanno entrare fisicamente nel sacro. L’arte della Chiesa invita a conoscere in maniera sperimentale il Dio che in Gesù Cristo ha voluto essere visto, toccato, “inabitato”. L’arte sonora, perché in Pinacoteca una sezione è a ciò dedicata: alla musica già i filosofi dell’antichità attribuivano una grande importanza e la Chiesa è stata maestra anche in questo campo. Giovani storici dell’arte hanno accompagnato tutti i giovedì sera di luglio e agosto i visitatori con tour tematici, l’ultimo in programma il 27 agosto, per vivere una pagina di questa bellezza, grazie alle opere conservate in Pinacoteca – che ne fanno in vero un più ampio museo – provenienti dall’intero territorio diocesano, dal Cesano all’Esino, dall’Adriatico all’Appennino, segno di una committenza diffusa di luogo in luogo, nell’intimo desiderio di esternare il proprio vissuto religioso.